Mastoplastica additiva: le protesi mammarie dovrebbero essere cambiate?

Consulenza del Dott. Smarrito, specialista in mastoplastica additiva, in merito al cambio delle protesi.

 

Ci sono due casi e due configurazioni da differenziare quando si tratta di cambiare le protesi mammarie.

Indossi protesi al seno. Le pazienti portatrici di protesi mammarie devono porsi la questione se cambiare protesi mammarie. Se guardiamo indietro alla storia delle protesi mammarie, le istruzioni sono cambiate nel tempo. Circa quindici anni fa, cambiare le protesi mammarie era obbligatorio.

Infatti la protesi mammaria è costituita da una tasca a più spessori, generalmente di silicone e un contenuto che attualmente in molti casi è gel di silicone coeso, in passato però questo gel era liquido e in caso di rottura si diffondersi al seno. Il fatto che un gel di silicone liquido si diffonda nel seno crea un'infiammazione del seno. Il dottor Smarrito all'inizio della sua carriera ha sperimentato questo fenomeno che spesso si traduceva in difficoltà nel cambio delle protesi forate. Oggi questo fenomeno non si verifica più.

In pratica, se le protesi hanno più di 15 anni, è relativamente imperativo e urgente cambiarle perché il rischio di rottura è alto e il versamento di silicone può portare a un siliconoma piuttosto difficile da gestire durante l'intervento. Se le protesi hanno meno di 10 anni, è interessante sapere quale materiale si trova all'interno delle protesi e il riferimento delle protesi. È necessario un semplice controllo ecografico annuale. In caso di rottura, è necessario organizzare un cambio di protesi insieme al vostro chirurgo estetico. Se il cambiamento viene effettuato abbastanza velocemente (da qualche settimana a qualche mese) è facile, basta infatti pulire il vano e cambiare la protesi.

D'altra parte, in caso di vecchia rottura, il compartimento della protesi potrebbe essersi indurito e creato un tessuto periferico che richiede un'ulteriore procedura nota come apertura della tasca (coquotomia) durante l'intervento. Se la tua protesi è stata installata tra i 10 ed i 15 anni dovresti considerare un cambiamento, infatti il ​​rischio di rottura delle protesi dopo i 7 anni è maggiore. Consigliamo inoltre di cambiare le protesi anche se sono in gel di silicone coeso per evitare il fenomeno della sudorazione attraverso la parete delle protesi. Il cambiamento può essere facile e il costo è spesso lo stesso di un semplice aumento del seno.

Inoltre, beneficerai delle nuove tecnologie protesiche, soprattutto in termini di qualità e sicurezza del contenuto ma anche in termini di tatto.

Puoi consultare direttamente un nuovo chirurgo estetico per questo cambiamento che analizzerà il seno e probabilmente ti offrirà un trattamento 1er tempo di fare un'ecografia prima di programmare una procedura di cambio protesi. Un cambio di protesi può essere effettuato in anestesia locale. Per ragioni di comfort, al paziente può tuttavia essere offerta una breve anestesia generale.

L'installazione della tua protesi mammaria è recente.

Da diversi anni consigliamo alle pazienti che hanno beneficiato di un intervento di mastoplastica additiva a breve termine utilizzando protesi in gel coesivo di non cambiare sistematicamente le protesi ma di monitorarle. Questa nozione è stata modulata recentemente, infatti, sono state ridiscusse le nozioni di sicurezza e qualità della protesi e consigliamo nuovamente ai pazienti di cambiare la propria protesi intorno ai 10 anni. Il vantaggio di questo cambiamento è quello di avere una protesi che presenta molti meno rischi di rottura in caso di impatto.

Dovresti sapere che una protesi è estremamente resistente. Numerose pubblicazioni hanno evidenziato la resistenza delle protesi anche a distanza di anni e in letteratura sono stati pubblicati diversi casi di protezione del torace durante un incidente o un'aggressione con l'utilizzo di protesi.

Ma una nuova protesi ti permetterà di beneficiare delle ultime tecnologie in termini di qualità del gel, sicurezza ma ti permetterà anche di avere una consistenza meno porosa. La porosità delle protesi provoca una leggera trasudazione del silicone all'esterno del vano.

Usura o rottura della protesi.

La prima fase di usura della protesi è la rottura intracapsulare del gel. Cioè per i chirurghi (per un radiologo il discorso può essere diverso) sappiamo che una protesi comincia ad usurarsi quando in radiologia si presenta una fessura tra la parete della protesi ed il gel. In qualche modo il gel all’interno della protesi non è più aderente alla membrana. Ciò non indica una rottura ma un'usura della protesi.

La rottura è più facile da identificare dal radiologo ma anche dalla paziente, infatti spesso il seno è più flessibile e il radiologo può facilmente notare una leggera protuberanza di silicone all'esterno della protesi o una fuoriuscita di silicone senza un controllo prestabilito forma se la rottura è totale.

In questo contesto, è necessario consultare il proprio chirurgo in vista della sostituzione delle protesi nelle prossime settimane.

Il caso particolare delle protesi in siero.

Le protesi in siero sono state in gran parte abbandonate a causa della loro sensazione spesso piuttosto rigida e sfavorevole. Inoltre queste protesi, a causa della fragilità della valvola di gonfiaggio, si sgonfiano. Ciò comporta spesso un totale appiattimento della protesi e un progressivo sgonfiamento.

Il siero perfettamente fisiologico viene poi riassorbito dall'organismo ma il seno si appiattisce. In questo contesto è necessario cambiare la protesi in siero come le altre protesi per riacquistare l'aspetto estetico. Le protesi in siero invece, che non si rompono, possono essere conservate più a lungo dal punto di vista medico e fisiologico, infatti le protesi in siero hanno piuttosto un effetto on/off, cioè o vengono gonfiate e possono rimangono al loro posto perché solo la parete è in silicone, oppure sono sgonfie e la modifica va considerata soprattutto da un punto di vista estetico.

Vale a dire, se le vostre protesi sono vecchie ma in siero, il cambio non è obbligatorio.

 

 

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